<p><span style="font-weight: 400;">Quando </span><i><span style="font-weight: 400;">Sattva</span></i><span style="font-weight: 400;"> incomincia ad interagire con </span><i><span style="font-weight: 400;">Rajas</span></i><span style="font-weight: 400;"> e con </span><i><span style="font-weight: 400;">Tamas</span></i><span style="font-weight: 400;">, l’energia cinetica di </span><i><span style="font-weight: 400;">Rajas</span></i><span style="font-weight: 400;"> emette al di fuori l’essenza energetica e vitale che pervade ogni forma di vita biologica, il </span><i><span style="font-weight: 400;">prana</span></i><span style="font-weight: 400;"> (energia vitale).</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Da </span><i><span style="font-weight: 400;">Prana</span></i><span style="font-weight: 400;"> si origina il primo </span><i><span style="font-weight: 400;">Dosha</span></i><span style="font-weight: 400;"> bioenergetico, ossia </span><b>Vata</b><span style="font-weight: 400;">.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Da Vata si originano gli altri due </span><i><span style="font-weight: 400;">Dosha</span></i><span style="font-weight: 400;">, ossia </span><b>Pitta</b><span style="font-weight: 400;"> e </span><b>Kapha</b><span style="font-weight: 400;">.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Tale livello della realtà, essendo sia di qualità spirituale, sia più grossolanamente materiale, viene metafisicamente definito </span><i><span style="font-weight: 400;">suksma</span></i><span style="font-weight: 400;">, cioè livello “sottile”. La letteratura più antica lo definisce sfera “astrale”.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Letteralmente in sanscrito Dosha significa danno, errore, oscurità, il che allude alla loro capacità di alterare, agitare e disgregare la condizione corrente.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Il concetto di Dosha comprende due fattori importanti: da una parte il suo essere una sostanza bioenergetica; dall’altra il suo funzionamento come forza, processo o principio fisiologico e regolatore.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">La natura del Dosha è quello di una forza situata al confine tra materia ed energia.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Poiché i dosha sono costituiti di materia, sono composti in parte dalla somma dei cosiddetti cinque elementi grossolani (</span><i><span style="font-weight: 400;">panchamahabhutani</span></i><span style="font-weight: 400;">), ovvero etere, aria, fuoco, acqua e terra, che rappresentano i costituenti elementari di tutta la materia.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">All’interno del corpo umano i </span><i><span style="font-weight: 400;">Dosha</span></i><span style="font-weight: 400;"> esercitano i loro effetti in modo più funzionale.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Essi sono i principi fondamentali che organizzano, regolano e mantengono le omeostasi organiche e fisiologiche.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Sono in effetti gli intermediari tra il mondo esterno (gli alimenti, la dieta, le stagioni, la routine quotidiana, lo stile di vita) e i tessuti, l’insieme degli organi e le funzioni dell’organismo.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Sono regolatori omeostatici che agiscono come barriere che proteggono l’integrità e la salute del corpo, sia mentale sia fisica.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Il concetto di </span><i><span style="font-weight: 400;">Dosha</span></i><span style="font-weight: 400;"> rappresenta un punto nodale del pensiero ayurvedico.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">La diagnosi clinica ayurvedica si basa infatti sulla valutazione della condizione dei </span><i><span style="font-weight: 400;">Dosha</span></i><span style="font-weight: 400;"> e della loro azione reciproca all’interno dell’organismo.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Salute e malattia si riflettono proprio nella condizione dei </span><i><span style="font-weight: 400;">Dosha</span></i><span style="font-weight: 400;">.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">La terapia è basata sui tentativi di equilibrare l’alterazione e lo squilibrio delle loro funzioni.</span></p>
<p><b>Vata è il principio della propulsione</b><span style="font-weight: 400;">, </span><b>Pitta della trasformazione</b><span style="font-weight: 400;">, </span><b>Kapha del consolidamento</b><span style="font-weight: 400;">.</span></p>
<p> </p>
<p><b>Il Dosha Vata</b></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Vata costituisce l’umore biologico dell’aria. Il suo elemento è il Movimento.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Letteralmente Vata significa, difatti, vento e suggerisce il “movimento”. Significa anche ciò che si muove.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">La sua funzione principale è la propulsione.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Da Vata dipendono infatti tutti i movimenti all’interno dell’organismo, dal livello cellulare a quello tissutale e muscolo-scheletrico.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Dipendono inoltre la coordinazione e acuità dei sensi, l’equilibrio dei tessuti e la respirazione, inoltre Vata controlla il sistema nervoso centrale e periferico.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Vata si può considerare il dosha che conduce dato che espleta la funzione fondamentale della propulsione sia di se stesso che di Pitta e Kapha, che muove e stimola.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Poiché ha un ruolo fondamentale viene definito “dosha sovrano”, dato che è il dosha che serve gli altri due, funzionando come veicolo e mezzo delle loro funzioni.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Trasporta i dosha a se stesso verso le zone periferiche del corpo.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Come Pitta e Kapha, anche Vata risiede nei maha-guna di natura sattvica ma diversamente da loro, ha in sè una qualità più significativamente rajasica (movimento) che sta alla base della sua attività cinetica.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Possiede le caratteristiche proprie sia di una sostanza bioenergetica sia di un principio regolatore.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">È il Dosha che ha proprietà prossime all’immaterialità, vale a dire funziona come un’entità energetica senza forma.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Sebbene sia privo di forma, il suo aspetto può essere messo in correlazione con quello degli impulsi energetici che viaggiano all’interno del sistema nervoso centrale, o con il movimento che accompagna la respirazione.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Dal punto di vista anatomico la sede di Vata è il </span><b>colon</b><span style="font-weight: 400;">.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Tale specificità si riferisce al fatto che la principale regione in cui Vata si viene ad accumulare, soprattutto in caso di malattia, è il colon.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">L’influenza di Vata si concentra anche in altre parti dell’organismo come le gambe, le cosce, le orecchie, la trachea, le ossa, il cervello e la pelle.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Vata ha le seguenti qualità: freddo, secchezza, leggerezza, sottigliezza, mobilità, nitidezza, durezza, ruvidità e fluidità.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">È composto da elementi fluttuanti: etere (akasha) e aria (vaju).</span></p>
<p> </p>
<p><b>Il Dosha Pitta</b></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Costituisce l’umore biologico del fuoco. Il principio è la Trasformazione. Pitta significa ciò che produce calore.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">È associato al processo digestivo, al riscaldamento e alla trasformazione dal livello cellulare, tessutale e organico a quello della sfera emotiva, mentale e psicologica.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Il concetto ayurvedico di “agni” (fuoco digestivo) è strettamente collegato all’attività di Pitta.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Regola i processi di ricambio e di trasformazione.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">La sua sede principale è l’</span><b>intestino tenue</b><span style="font-weight: 400;">, il sito anatomico dove si concentra quando si altera o si accumula in eccesso.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Si trova inoltre nel fegato, nella milza, nello stomaco, nella cute, negli occhi, nel cuore e in alcune parti del cervello.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Caratteristici di Pitta sono il Caldo e la Fluidità, e i problemi si presentano quando queste qualità hanno grandi manifestazioni. Un esempio potrebbe essere la rabbia, intesa come emozione eccessiva o in eccesso.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Pitta è presente nel sudore, nelle secrezioni sebacee, nel sangue e in minima parte nella linfa.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">La temperatura corporea e il calore, essenziali per vivere, scaturiscono da Pitta.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Le qualità sono: caldo, leggerezza, sottigliezza, mobilità, nitidezza, morbidezza, levigatezza, chiarezza e fluidità.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">È composto dagli elementi fuoco (tejas) e acqua (jala) e ha una natura fortemente sattvica e significativamente rajasica.</span></p>
<p> </p>
<p><b>Il Dosha Kapha</b></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Rappresenta l’umore biologico dell’acqua.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">La sua principale funzione è la coesione, ossia la capacità di mantenere unito. </span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Il termine Kapha significa “acqua rigogliosa” ed è proprio di fluidi corporei come il plasma, il muco, il fluido cerebro-spinale e quello sinoviale, indica la qualità del congiungimento. Per la sua funzione, significa pure ciò che unisce.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Dei tre dosha è quello più materiale, denso e grossolano.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Kapha genera la forma fisica, la rende solida e uniforme, la protegge contro il caldo eccessivo e il deterioramento fisico.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Esso provvede a mantenere la stabilità dei tessuti corporei, proteggendoli grazie alla propria tendenza verso la compattezza, il contenimento e la materialità.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">Le qualità di Kapha sono freddo, umidità, pesantezza, grossolanità, stabilità, opacità, morbidezza, levigatezza, opacità e densità.</span></p>
<p><span style="font-weight: 400;">È composto dagli elementi acqua (jala) e terra (prthvi) ed ha una natura fortemente sattvica e significativamente tamasica (inerzia).</span></p>